“Festa di San’Antonio”, una 22esima edizione di successo con La Maiella

Un salone affollatissimo, circa 200 partecipanti, una “porchetta” del peso di quasi mezzo quintale (nella foto), 35 chilogrammi di salsicce fresche, tre prosciutti, 10 kg di scamorze, 20 chili di dolcetti tipici e un gran pentolone di “sagne e fasüle” (pasta e fagioli): questi i numeri della tradizionale ”Festa di Sant´Antonio” organizzata dall’Associazione “La Maiella” di Rho (Milano) nella data della ricorrenza del Santo. Giunta alla sua 22ma edizione il fascino della “Festa”, promossa per la prima volta nel 1987, non ha perso nulla del suo interesse iniziale e, anzi, è diventato ormai un appuntamento tradizionale della Città di Rho di cui i dirigenti del Sodalizio sono molto fieri. Un evento che trae origine nella notte dei tempi quando nell´antica Roma il mese di gennaio era contrassegnato da ricorrenze e cerimonie atte a purificare gli uomini e gli animali, i campi, per propiziarsi gli dei affinché permettessero il regolare rinnovamento delle stagioni. La fede dei cristiani e la fama di grande taumaturgo acquisita da Sant´Antonio Abate durante la sua vita nel V secolo dc e successivamente, hanno trasformato l’antico rito pagano in una ricorrenza diffusa in tutta Italia e all’estero, in particolare in Francia e in Egitto dove il Santo visse i suoi lunghi anni da eremita. L’Associazione “La Maiella”, reinterpretando in chiave attualizzata la ricca e diffusa venerazione del Santo in Abruzzo, in Molise e in Lombardia, ha saputo coinvolgere in questo annuale appuntamento non solo abruzzesi e molisani ma anche cittadini lombardi e di altre regioni. Lo testimonia il successo della manifestazione a cui non manca mai la partecipazione di tanti cittadini. La serata è stata particolarmente allegra e gradevole, e non solo per la degustazione del tipico menù della festa a base di prosciutto crudo, scamorza, salsicce e lenticchie, la pasta e fagioli, i dolcetti di Sant´Antonio e, soprattutto, la “mitica” porchetta, portata a Rho dal “mastro porchettaro” Federico Giovannelli di Guardiagrele (Chieti), ma anche per i suoi aspetti culturali, interessanti e istruttivi che hanno consentito ai partecipanti di conoscere molti aneddoti, episodi e riti del culto di Sant´Antonio Abate ancora in vigore in Abruzzo e in Molise e sinteticamente illustrati dal presidente dell’Associazione, Domenico D’Amico, consigliere Cram. Insieme ai tanti Soci de “La Maiella” hanno festeggiato anche la senatrice Giuliana Carlino (abruzzese di origine), il sindaco di Arese Gino Perferi, l’assessore al Comune di Pregnana Milanese Enrico Ceccarelli, il Premio Maiella, Giorgio D’Ilario, l’artista molisano Antonio Longano, imitatore perfetto del grande “Charlot”. Hanno mandato il loro saluto ai convitati gli onorevoli Antonio Razzi e Vinicio Peluffo e il presidente della Provincia di Chieti Tommaso Coletti che ha donato all’Associazione una bella riproduzione del famoso “Guerriero di Capestrano”. Messaggi di augurio sono giunti anche da parte degli assessori comunali di Rho, Roberto Giovanatti e Marco Tizzoni. Particolarmente contenti i Soci “lombardi” che hanno rinnovato l’iscrizione al Sodalizio o si sono iscritti per la prima volta, ai quali è stato fatto omaggio della bellissima pubblicazione “Molisenda” un’agenda davvero bella e utile, ricca nella forma e intelligente nella sostanza, inviata dall’assessore al Turismo della Regione Molise, Franco Giorgio Marinelli. Il libro, “dotato di bellissime immagini del Molise più suggestivo e ammaliante, è piacevole da leggere, da sfogliare e da usare”, riporta, infatti, “le principali manifestazioni artistiche e folcloristiche che si svolgono in Molise nel corso dell’anno ed esplora nel modo più completo la ricchezza gastronomica della regione, dettando in corrispondenza di ciascun giorno una diversa ricetta molisana”. Una serata, insomma, felice e allegra e, soprattutto, all’insegna dell’amicizia, della cultura e della tradizione.

da: http://www.abruzzesinelmondo.regione.abruzzo.it/ABRUZZESINELMONDO/Default.asp?p=25&m=2&grp1=1&grp2=1&idse=756&nome=CRAM