EXPO, Peluffo (Pd): Per lotta alla mafia, il testo del Governo è troppo generico

(OMNIMILANO) Milano, 16 nov – “Il coinvolgimento nel comitato di vigilanza e controllo sull’Expo, insieme agli enti locali, di un rappresentante della Dia, un magistrato, un giurista, e il controllo sugli appalti pubblici anche ‘per interventi di emergenza e in deroga'”. E’ quanto chiede il deputato del Pd Vinicio Peluffo con alcuni emendamenti al testo sul comitato antimafia proposto da Maroni, che è all’interno del decreto legge salva-infrazioni e verrà discusso alla Camera in settimana. “Il testo del Governo è troppo generico, si limita a demandare a un decreto del ministro dell’Interno che dovrebbe essere emanato entro un mese dalla data di entrata in vigore della legge in questione. Data la delicatezza della materia è bene porre dei paletti precisi sin da ora”. Peluffo entra nel merito degli emendamenti: “Non è sufficiente che il comitato
collabori con la Direzione investigativa antimafia, è di estrema importanza che un suo rappresentante vi prenda parte. Insieme a prefetto, a cui spetta il ruolo di coordinatore, sindaco, presidente della Provincia, governatore della Regione, a un magistrato e un professore di diritto amministrativo designati rispettivamente dalla Procura e dall’Università degli Studi di Milano”.
“Il comitato – conclude Peluffo – inoltre deve avere il potere di verificare le procedure di affidamento degli appalti e degli incarichi per la realizzazione dell’Esposizione ‘per interventi di emergenza e in deroga’. Altrimenti nel caso di dichiarazione
di grande evento come con l’Expo, dal momento che le procedure degli appalti pubblici possono anche derogare alla legge, si rischierebbe che le verifiche del comitato venissero bypassate”.