Peluffo e altri 20 parlamentari firmano una proposta di legge dei radicali per introdurre una legge elettorale maggioritaria con doppio turno alla francese

(da Il Corriere della Sera)

La realtà dice che gli elettori del centro e quelli di sinistra si sentono più vicini. Così Pierluigi Bersani commenta l’apertura a Pier Ferdinando Casini a una possibile alleanza tra i centristi e i democratici – Non si tratta di questioni politiciste ma di realtà, perchè nella testa dei cittadini c’è una saldatura non verbale ma sostanziale sulle questioni democratiche e sociali –
E ancora – tra gli elettori c’è una saldatura di cui le forze politiche alla fine devono tenere conto e quindi apprezzo che ogni forza politica faccia i conti con questa realtà.
Bersani, dunque, apprezza, la mossa di Casini. Ma la fa scaturire dal corso naturale degli eventi cristallizatasi con i rislutati delle Amministrative 2011.
All’ex ministro dell’Industria del governo Prodi, poi, piace ricordare il dato che ha premiato il Pd con punte lusinghiere sopratutto al Nord e i sondaggi che lo danno addiruttura come prima partito.

Questi mesi suggeriscono a tutti – analisi e commentatori, di avere maggior rispetto per il Pd che, a prescindere dalle opinioni, è un partito riformista la cui evoluzione non è stata inaspettata. Perchè siamo l’unico partito veramente nazionale, siamo nei gazebo, nelle piazze, nella rete. Siamo presenti in tutte le genrazioni, abbiamo un rapporto con la realtà.

Eppure la leadership di Bersani, più salda dopo i risultati elettorali, deve ancora guardarsi alle spalle.
Da un lato il segretario incassa il giudizio positivo di Massimo D’Alema – non era facile come ha fatto Bersani, scommettere sulla partecipazione di massa dei cittadini ai referendum.
Ma i fronti aperti ci sono e alcuni di essi si preannunciano come molto scivolosi: sulla messa in sicurezza delle primarie………

Particolarmente insidiosi, infine, appare il fronte aperto da una ventina di aprlamentari del Pd che hanno firmato una proposta di legge dei radicali per introdurre una legge elettorale maggioritaria con doppio turno alla francese in alternativa al cosiddetto modello ungherese ipotizzato da Bersani. In coda ai testi di legge dei radicali, dunque, ci sono le firme di una ventina di parlamentari del Pd: tra gli altri Andrea Rigoni, Gianni Cuperlo, Nicodemo Oliviero, Vinicio Peluffo, Stefano Ceccanti, Franco Laratta, Giorgio Merlo, Fausto Recchia, Tommaso Ginoble, Simonetta Rubinato, Gianni Farina.

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