Colgar a Cornaredo, pressing trasversale sui cinesi

(da IL GIORNO)

A fianco dei lavoratori: Prefettura di Milano e l’onorevole del Pd, Vinicio Peluffo, membro della commissione parlamentare attività produttive. All’insegna dello slogan «la Colgar di Cornaredo non deve chiudere», dopo l’incontro con il sindaco Yuri Santagostino, sindacati e lavoratori hanno incontrato il Capo Gabinetto della Prefettura e l’onorevole rhodense, Peluffo, per chiedere di intervenire nei confronti della proprietà e del Ministero dello Sviluppo Economico.

La storica fabbrica di via Marconi, fondata nel 1945 da due famiglie milanesi, si occupa di progettazione e costruzione di macchine utensili. Nel 2015 è stata acquistata dal Gruppo cinese Zhejiang Rifa Precision Machinery Company che lo scorso 11 gennaio la proprietà ha annunciato la decisione di cessare la produzione e licenziare gli 81 dipendenti. «Per noi è importante che le istituzioni si attivino per evitare l’ennesimo dramma sociale – sostiene Giulio Morelli della Fiom di Milano -, venerdì pomeriggio la Prefettura di Milano si è resa disponibile a chiedere un incontro con il gruppo cinese, attendiamo fiduciosi una convocazione, speriamo in tempo brevi perchè il 24 febbraio scadono i 45 giorni disponibili per trovare un accordo nell’ambito della procedura di mobilità». Intanto ieri mattina in fabbrica parti sociali e dipendenti hanno incontrato l’onorevole Peluffo. «Io ho ascoltato le richieste del sindacato – dice il deputato – e mi sono impegnato a sollecitare il Ministero dello Sviluppo Economico affinché verifichi se ci sono le condizioni e la volontà di dare una prospettiva industriale alla Colgar o strumenti alternativi al licenziamento, dall’altra parte come componente dell’Associazione parlamentare Italia-Cina cercherò di favorire un incontro con la Console della Repubblica Popolare di Cina». In fabbrica resta lo stato di agitazione e nei prossimi giorni saranno organizzati nuovi scioperi.

di Roberta Rampini