Presentata interrogazione scritta al CDA della RAI in merito al piano di tagli che porterebbe alla chiusura di numerose sedi distaccate della RAI all’estero e del canale satellitare RaiMed (testo)

Al presidente del Consiglio di Amministrazione RAI

Per sapere, premesso che

nelle ultime settimane una nuova preoccupazione è emersa con prepotenza. Si tratta del piano di tagli che porterebbe alla chiusura di numerose sedi distaccate della RAI all’estero e del canale satellitare RaiMed che, di fatto, significa depotenziare l’intera struttura della sede strategica come quella siciliana.

all’estero, soprattutto nelle aree meno sviluppate del mondo, dove spesso vivono comunità numerose di nostri connazionali e dove i diritti e le libertà sono meno certi perché meno certe sono le tutele democratiche, spegnere i principali strumenti di contatto e di comunicazione è quanto di peggio si possa concepire.

dopo la dismissione delle “Riprese Esterne”, la preannunciata chiusura del canale satellitare Rai Med vuol dire azzerare la consolidata specificità della produzione, a vocazione mediterranea, realizzata in Sicilia. Tutto ciò appare particolarmente incomprensibile se si pensa che, prima o poi, si determinerà l’area di libero scambio nel bacino del Mediterraneo.

cancellare una realtà sulla quale, per ben 9 anni, la Rai ha investito risorse, mezzi e professionalità appare illogico a maggior ragione se tutto ciò si inserisce in una strategia che vede l’azienda privilegiare e rafforzare la produzione e gli investimenti nelle regioni settentrionali valorizzando anche le vocazioni di quelle a statuto speciale.

non si spiega, dunque, il ridimensionamento di una sede che ricade in una Regione autonoma, peraltro strategica, e che contribuisce in modo notevole alla produzione dei tg e delle trasmissioni nazionali. A ciò si aggiunge, inoltre, il rischio crescente di esternalizzazione di una serie di servizi in un quadro di totale assenza di informazione sulla futura mission delle sede nel panorama nazionale.

quali siano le motivazioni che hanno indotto tali scelte, quali azioni intende l’Azienda intraprendere per il ripristino del servizio.

Vinicio Peluffo